username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Tu che non sei nato

Bambino, non t'hanno voluto!
Sei morto ancor prima che nato;
nessuno t'ha visto ed amato,
sentito e neppur conosciuto.

Un grande tesoro han perduto,
nemmeno il tuo nome t' han dato.
Negato, gettato, scordato;
e figlio soppresso, incompiuto.

Ora la tua mamma vorrebbe,
rimorso le lacera il cuore;
il suo grande amor ti darebbe.
Ma nulla le accade, ha terrore;

teme d'aver perso l'onore.
L'angoscia l'assale, la opprime,
si crede punita e ha orrore
di essere colei che sopprime.

L'amore di Dio che redime,
accorre in soccorso e lo dice:
tormenti e dolori reprime,
con l'angelo suo benedice.

 

1
4 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • cristiano comelli il 11/12/2014 16:39
    Non so se lei stesse pensando al dramma del piccolo Loris che è anche quello della madre Veronica Panarello, una donna che, se davvero fosse l'autrice di quel tremendo delitto, avrebbe grande bisogno di aiuto, so di essere impopolare a dire questo ma è più facile urlarle assassina che aiutarla. E aiutare comporta, talvolta, seguire il sentiero più difficile, ma quanto più arricchente. Una madre che perde un figlio, e peggio si condanna a perderlo, rischia fortemente di perdere se stessa. Si è già persa la vita del piccolo Loris, almeno quella di Veronica si cerchi di recuperarla.
  • Rocco Michele LETTINI il 11/12/2014 15:20
    Ha perso l'onore e l'amore di mamma... Nel cuore non ha un fiore... delle spine soltanto... PROFONDO VERSEGGIO VER... FELICE SERATA

4 commenti:

  • Ellebi il 12/12/2014 01:46
    L'aborto è sempre un fatto drammatico, e questa poesia mette in risalto, attraverso il pentimento e il rimorso della madre, questo dramma. Composizione semplice ed efficace, complimenti e saluti.
  • Verbena il 11/12/2014 17:12
    io condivido il suo pensiero ma confesso di non saper perdonare un male che non è stato fatto a me ma ad un innocente piccolo bambino. Nostro Signore saprà che fare, io no.
  • cristiano comelli il 11/12/2014 17:07
    Appunto, il perdono è sempre il sentiero più difficile. E lo dico pensando a me in primo luogo. Anch'io ho difficoltà a perdonare, mi creda, ma il fatto che io l'abbia non cancella la nobiltà e la bellezza di saperlo fare. Perchè il mantenimento dell'ostilità reprime la vita laddove un perdono potrebbe (uso il condizionale) riattivarla. Vale la pena di scommettere comunque sul perdono, anche se richiede tempo, pazienza, sforzi e dolore. Cordialità.
  • Verbena il 11/12/2014 16:58
    Non stavo pensando al fatto tremendo occorso in questi giorni; parlavo di un aborto in gravidanza avanzata e senza motivi di salute. Sono d'accordo con lei che bisogna stare attenti a non anticipare condanne, tuttavia è talmente grave ciò che sta accadendo che non ci resta che pregare affinché dall'orrore si possa arrivare alla verità, qualunque essa sia. Veronica rimane comunque un essere bisognoso di grande misericordia e per questo ci rivolgiamo al Padre. Io non so perdonare un fatto così atroce, chiunque lo abbia compiuto.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0