Per un istante soltanto
La palpebra s'è socchiusa
Per non morir per sempre
sull'orlo screziato del nostro
Respiro.
Senza conoscer l'impossibilità
Della vista di poter vedere oltre
Si è racchiusa nel volere
Una chiara dimensione:
Viola tela che immensa offuschi
il sovvenire lento del brivido:
la confusione è Reale per poco
ed arpeggia virtuosa l'anti-melodia
della mia caduta nell'azzurro.
Ho percepito in Voi il nulla e poi il Tutto,
È un ripescare dalle acque l'antica allucinazione
che porto sempre protetta nel caldo
del mio pugno,
è la mia onda sinusoidale che non sta
Sino al giorno in cui non m'avverte gridare.
Metamorfosi e false ali di Falena.
Per un istante soltanto
la bocca s'è aperta un poco
per nutrirsi ancora
Un secondo,
fulminea posso morire
solo per rinascere.
La scura polvere
riveste le nostre strade.
Briciole si, ma afosa è l'aria
che concede l'utopico incontro
ad ogni possibile incrocio.
Intanto:
Respiro