... che intanto
fosse Primavera
e che all'istante
la nebbia dileguasse,
ed Io,
sorpreso,
ritornar fanciullo.
Vorrei...
rincorrere nei prati,
a perdifiato,
una lucertola,
una palla colorata;
e il cuore
che mi salta in gola.
Vorrei...
restare a bocca aperta,
affascinato,
innanzi al mare di colori,
papaveri, margherite variopinte,
e masticare
steli d'erba
dal sapore di limone.
Vorrei...
vedere in lontananza,
la sagoma buffa
del pupazzo,
guardiano del frumento,
e la cicogna
planare sulle case,
al canto
delle partorienti.
Vorrei...
sentire
le grida di mia madre,
al mio rientro,
sporco e sudato,
e la felicità
sul viso stampata.
Vorrei...
aspettare
che scendesse sera,
nella mia cameretta,
montare i binari della "Lima"
che Babbo Natale
ogni anno mi portava,
erano molti,
diritti, curve e scambi.
Con pezzi della "Lego"
costruivo palazzi e stazioni.
Vorrei...
far correre
il mio treno,
tante carrozze,
strapiene
di risate e sogni;
e non fermarlo più.
Vorrei...