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Er sor Patacca e Pulcinella

Nu juornu Pulcinella a Roma volle annà,
appena messo fore er naso da Termini,
scorge Meo Patacca er bullo e lassa lo magnà,
e le va 'gontro senza mezzi termini;

- Signù si proprio tu? Patacca Meo, ta rricuordi?
- Pulcinella, ma che bella cera che cciai! E mmò?
- Tinga a rete ancora u segnu e u curtiellu tua,
e quannu e vero che, i mo ta ggiàciru, e accussì sia!

E fra drinchete e dranchete le ore passarono,
e li du' cumpari in osteria finirono
fra vino vinello e formaggio pecorino.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 07/01/2015 19:08
    Un inizio carnascialesco alla grande... IL MIO ELOFIO E IL MIO PLAUSO...

1 commenti:

  • Verbena il 07/01/2015 20:33
    Mi è piaciuto il "Patacca Meo" . Molto divertente.

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