poesie » Poesia libera » Sabato
Sabato
Il sabato sera,
la grande città,
si veste di scuro;
ed è già atmosfera.
Anime sedotte,
corrotte,
anime rotte,
abbracciano la notte.
Le Chiese sono chiuse,
televisori accesi,
chi non ha più niente da dire
resta in casa.
È calca davanti
alle insegne
di pub e discoteche,
la musica non giudica.
I delusi dagli eventi,
i perdenti,
chi ha tutto
e non si accontenta,
ombre vaganti nella notte
che tutto tarocca.
La notte è ruffiana
per chi è solo,
la notte è puttana
per chi cerca trasgressioni,
la notte è spietata
per chi cerca di più.
La musica fende il buio,
rimbomba,
la musica è tanta,
la musica è troppa;
ciao bimba,
sei una bomba,
sei fatta di alcol o bamba?
Vieni, balliamo.
Anime sole
ballano piano,
abbracciate,
avvinghiate,
cercano gioie
che il giorno nega,
che la vita nega;
sedotte,
scippate,
abbandonate.
Anime scatenate
al monotono,
assordante
ritmo di rock;
marionette,
tenute ritte
dal filo invisibile
di sniffi e pasticche.
Ciao fratello,
mi sento ricco,
balla anche tu,
siamo farfalle.
È corta la notte!
L'alba per troppi
è squallida realtà.
È lontano un altro Sabato.
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
1 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
- Come nenia penetrante e tormentosa, i tuoi versi avvincono e riempiono di malinconia. Le notti più bianche di quelle di chi non dorme per insonnia. Complimenti.
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0