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Ruggente Brescia

Impeto irrefrenabile e regale
dai tuoi primigeni vagiti,
di matrona possiedi,
tra gli echi avvolgenti della val Trompia,
e l'uva di prelibatezza tentatrice,
delle fertili labbra di Franciacorta.
Alle urla di sangue
dell'austriache falangi,
contrappor sapesti prode
il tuo vibrar di Leonessa.
La tua magia regna
regnano le tue stagioni
tra le pagine infuocate
dell'Adelchi del Manzoni.
Brixia sognante e multiforme,
riluci di longobardo splendore,
nella basilica di San Salvatore,
che frutto fu dell'amor che ti portò
il sovrano chiamato Desiderio.
Della violenza conoscesti purtroppo,
l'infausta, vigliacca pioggia,
quel giorno in cui a consumarsi ebbe,
la strage di piazza della Loggia.
Ma nulla mai ti prostra
nè mai alcuna violenza ti sfregiò
neppure il disegno di follia,
che tracciato fu
sulla pelle di Salò.
Brescia,
che la storia adottò amorevole,
e prese per mano,
fin dagli albori del dominio romano,
ch'ancor ondeggiano
tra il foro e il Capitolium.
Regina sei
che ritrarre sa l'essenza del bello,
tra palazzo Martinengo e il castello,
amor per l'ambiente hai senza fine,
ne sia prova maestra,
il parco delle Colline.
A te si devon mille inchini,
dinanzi alla tomba del cane o Bonomini,
o a quelle statue parlanti di virtù
che nome hanno Ladoiga o Montasù.
Brescia,
oasi di dolcezza imperitura,
al futuro puoi guardar,
orgogliosa e senza ombra di paura.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 12/01/2015 06:38
    BRESCIA: LA SUA STORIA' E LA SUA BELTA' E DICIAMO PURE LA SUA ANIMA... LA LOMBARDIA IN STRAORDINARI VERSI CRISTIANO... IL MIO ELOGIO...

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