Vermi striscianti ormai senza più pose
schiacciati sotto un peso mai voluto
gelido fango insozza quelle membra
perfido freddo che distrugge dentro
teschi vaganti con le pupille appese
occhi innocenti che mai hanno veduto
le spente luci dentro la penombra
di un sorto giorno che si rivolta contro
a pezzi è andata ormai la dignità
che si calpesta dentro al pantano persa
non c'è compagna ad essere più odiosa
e' come sanguisuga quella fame
di un nuovo giorno strappa la pietà
tanta paura anche se e' diversa
or preme addosso tanta dispendiosa
con grande forza quell'orrore immane
e tutt' intorno corpi senza vita
quanta follia in una mente arranca
quanto dolore si sente urlare muto
tra le pareti della stanza bianca...