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Settembre

Destarsi in un freddo mattino
con la luce sul viso incerta,
i pallidi rai sul cuscino
annunciano un’aspra scoperta:

tra nuvole timido un nitido
orbe, ch’è di Sole lontano
parente; dai rami stecchiti
del pero è rigato, che mano

scheletrica sembrano al cielo.
La magnolia non perde foglia,
pur verde sovrana nel gelo,
degli alberi l’umile spoglia

ricopre di livida coltre.
E nei campi, i canti han smesso
le allegre cicale, e un vento oltre
la siepe sussurra sommesso.

Non più voli in cielo di rondini
e lor dolci gridi dai nidi:
migrarono presto per mondi
migliori, e foreste e altri lidi.

Ed è triste il cuore, scoprendo
ch’egli mai potrà avverse tempre
fuggir, e vedendo, e sentendo
che resta settembre, per sempre.

 

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0 recensioni:

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11 commenti:

  • Francesco Garofalo il 02/08/2010 23:56
    bella mi è piaciuta molto
  • Antonio Pani il 14/11/2007 08:46
    Molto bella ed apprezzata, bravo. La sento "malinconicamente viva". Complimenti. Grazie per la tua attenzione e i tuoi commenti. A rileggersi, ciao.
  • Dorian Gray il 09/10/2007 19:22
    Grazie, apprezzo i vostri commenti!
  • IGNAZIO AMICO il 09/10/2007 09:13
    Un bel lavoro, Simone. Poesia ricca di immagini e
    armoniosa. Bravo
  • Dorian Gray il 02/10/2007 15:47
    Grazie... Un saluto a tutti voi! Ciao.
  • roberto mestrone il 02/10/2007 10:24
    Un cielo, una natura e... un cuore triste racchiusi con mesta dolcezza in una cornice settembrina di novenari...
    Bravissimo Simone!
    Ro
  • Michelangelo Cervellera il 02/10/2007 09:07
    Quanta tristezza e solitudine, ma settembre è un mese bellissimo, lo riscoprirai presto. Carina

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