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Esplorando Genova

Estasi di marinara vocazione,
spogliare del mondo il sublime mistero,
è carezzevole pelle del tuo essere
e quasi religione;
superba, dominante,
di fasti mercantili dama,
per te s'indora ogni barca o naviglio,
d'ineffabile luce eterna,
poi che l'abbraccia soave
la fedele lanterna.
Fiera custode d'italici confini,
da sempre ti scorgi,
anche tra i fruscii di vita del Mazzini,
musica sublime,
or tormentata e ora serena,
tra le creuza de ma di Fabrizio,
e il cielo in una stanza di Gino,
tra i morbidi arrivederci di Umberto,
e la canzone popolare di Ivano,
mentre il ricordo di Luigi,
di sfortuna e talento gravido,
distendendosi va Lontano Lontano.
Odi ancora i palpiti di Colombo,
navigator maritato con le stelle,
o il manto impenetrabile dei violini,
suonati dal perpetuo Paganini;
frammenti di sere spensierate,
ondeggiano su Govi e Villaggio
amabili cesellatori di risate.
Ti adoro, Genova,
pur quando purtroppo a scoprirti avesti fossa,
del coraggioso Guido Rossa.
Ruggente culla industriale,
robusta roccaforte del cotone,
Zena, anima di mai banale attrice,
tra le mura del Carlo Felice.
Scintilla potente la memoria,
nel nome di Andrea Doria,
e il mar diventa un irresistibile sillabario,
quando incedendo andiamo,
tra le stanze dell'acquario.
Da Boccadasse soffi a Pegli,
da Caricamento a Sestri,
da Principe ove i sogni forma han di treni,
fin alle file di croci e monumenti di Staglieno,
ove chi tanto ti amò e inventò
per sempre accogli con le sue spoglie sereno.
S'eleva al cielo
sospinta dalle mani della sera
dalla cattedral di san Lorenzo la preghiera.
Genova pur alluvionata
di indomito spirito
l'acqua non t'ha prostrata,
grembo di voci è Marassi,
che conchiglia fu e forse sarà di gloria,
per le intrepide Genoa e Sampdoria.
Genova
irresistibiile e profonda
ch'il dramma vivesti di piazza Alimonda,
fende la tua daga il morire,
perchè perla di Levante e mondo sei,
che senso saprà sempre dare intenso
al gioir come al soffrire.

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 01/02/2015 13:12
    Ti adoro Genova.. la Superba... quanti anni ti ho abitata.. e mangiato la tua Farinata.. proprio qualche poesia fa parlavo di Marassi e di Meroni.. bellissima Cristiano..
  • Luca il 01/02/2015 12:47
    Intorno a noi aleggia, almeno materialmente parlando, un bellissimo mondo, la nostra Italia fa parte di ciò<3

3 commenti:

  • cristiano comelli il 01/02/2015 19:49
    Ho commesso una mancanza che ritengo grave e rimedio subito: non avendo citato don Andrea Gallo voglio dedicargli con tutto il cuore questa mia proposta. Ciao.
  • Ugo Mastrogiovanni il 01/02/2015 15:21
    Non la conosco, ma l'ho percorsa con i tuoi ottimi versi.
  • Anonimo il 01/02/2015 14:09
    Questa è tanto bella che non sono riuscita a trattenere le lacrime.

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