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PAESE NATIO DI MIA MADRE

Al tuo paese torni
con me
ogni tanto,
ma sei triste
pensierosa
non parli.
La tua fontana rivedi
i vicoli
la piazza,
che a miglior tempo
ti furono amici.
Anche la tua casa
giace silente e vuota,
negletti i fiori
accanto ai muri.
Guardi fissa la chiesa
e odi la voce
di chi la preghiera
t'insegnò a ripetere.
Trovi tutti i ricordi
segnati da croci,
cerchi ma non trovi
la speme d'un dì.

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 12/06/2013 18:51
    ... una poesia d'avanguardia
    ottima chiusa
    complimenti...

6 commenti:

  • Maria Lupo il 25/10/2007 13:04
    Questa è molto bella. I termini arcaici uniti a quelli moderni ricordano la tua passione per Leopardi...
  • Jean-Paul AMENTA il 20/10/2007 10:19
    C'est toujours triste et agréable le souvenir du pays de son enfance.(È sempre un triste e gradevole ricordo il paese della sua giovinezza) Belle. Ciao. JP
  • Ugo Mastrogiovanni il 19/10/2007 23:29
    Con versi velati di malinconia Il poeta si affligge per non essere riuscito a riconciliare la madre col passato del suo luogo natio, vorrebbe tanto accollarsi la mestizia della stessa e ridarle un sorriso. La descrizione è resa viva da poche pennellate; a forza interiore di questi versi lascia in raccoglimento.
  • laura cuppone il 04/10/2007 17:52
    sommessa.. come una preghiera, questa poesia nostalgica e affettuosa..
    Tornare..
    non t'aspetta più nessuno...
    solo ricordi e fiori accanto ai muri..
    profonda...
    complimenti!!
    ciao L
  • mariella mulas il 04/10/2007 14:32
    Delicati versi di rimpianto, inevitabile, quando si rivedono luoghi e cose che sono appartenute.. Il tempo non sempre conforta il presente. Bravissimo!!
  • Michelangelo Cervellera il 04/10/2007 09:30
    malinconia e tristezza ritornare alle origini e non trovare più quello che si spera o si immagina.
    Bella. Michelangelo

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