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DOVE PORTA LA MIA STRADA?

Per la deserta notte m'incammino
lungo vicoli oscuri e senza vita,
errando vado ma non so la meta,
proseguo e non ho rotta definita.

Un gatto sonnolento mi accompagna,
mi segue col suo mesto miagolio,
un ubriaco ciondolando passa,
non s'accorge nemmen che ci son io.

La fioca luce di qualche lampione
ombre spettrali sull'asfalto traccia,
ti basta il cigolio di una porta
che trasalir ti fa e il sangue agghiaccia.

L'assordante silenzio già t'opprime,
non sai se ritornare o proseguire
ma vuoi scoprire ancora senza posa
dov'è che il tuo cammino va a finire.

 

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6 commenti:

  • ninetta ciminelli il 23/02/2008 19:29
    chi lo sa dove va a finire il nostro cammino, bella poesia!
  • Ugo Mastrogiovanni il 08/10/2007 11:10
    Oggi l’uomo si personifica nella vita, ne ha dimenticato la radice divina, crede di esserne il padrone assoluto e di poterla manovrare a modo suo. L’uomo non sa che: non stanca aprire le braccia, che la dignità sottrae all’abisso, che la ricchezza degrada e che dovrebbe ricordarsi anche della misericordia. Bravo Mario Macioni che non i suoi bei versi ce l’ha ricordato.
  • Anonimo il 05/10/2007 23:16
    Sempre bravo sia nella struttura che nella metrica, anche il resto è buono. Complimenti Ignazio
  • Dorian Gray il 05/10/2007 15:18
    Che gioia le rime! E tu sai crearle soavemente!
    Bravo!

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