Ho giurato di non cedere
All'inedia lenta
Agli affabili fischi di chi pensa
Le sue musiche
Le sue poesie debbano essere
Pietre ben levigate
Nell'intimità
Tagliate a cabochon
Lasciando fuori
Le lacrime
Non schegge
Ma angoli vivi
Portano nutrimento
Alla luce che attraversa mite
I laghi di collina
Non pianto disperso
Ma sogni che aggiustano l'intonazione
Ricordano il canto grigio
A forma di nube che
Attende l'irragionevole desio d'amore
Così il Vostro riflesso
È un giusto cielo
Incontra diamanti e palazzi
E in un eccesso
Ama gli spigoli infelici
Della vita.