Schiudo nervoso
l'ingresso, mattiniero:
nubi ancor tante!
Batte la pioggia.
Il cuore s'è bagnato.
L'alma ne soffre.
Nulla soltanto,
vien fuori... dallo sporco...
Macchie infinite!
Veggio lontano
un raggiante sognato:
pura chimera!
All'appettito,
stomaco sgombro sento,
non più vitale.
Sera riserra
un infisso tarlato,
un dì plutonio.
Vola meninge
nella notte a le stelle.
Or ho chiarore!