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Il rastrello stellato

La mia voce
non è la mia voce

ho
una voce
dai silenzi
taciuta

il mio corpo
non è il mio corpo

ho
un corpo
che l'alba
ignora

e
se mi vedi scorrere in un fiume
di parole
e
crescere in albero nel cuore del Tuo giardino

pensa
alle mie gioie come gemme a fiore

e
ai miei pensieri
come a foglie autunnali

raccoglimi con il rastrello stellato dei Tuoi occhi
e
schiacciami con la punta dei Tuoi stivali
come un riccio di castagna ancora troppo verde per essere aperto con delicatezza d'amore

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • francesco contardi il 30/03/2015 16:02
    Sei unico nelle assonanze. Magnifiche metafore. Bravissimo Vincenzo un abbraccio
  • Anonimo il 30/03/2015 11:02
    " con delicatezza d'amore"... un battito forte delle mie mani per questi versi di grande ricchezza.
  • Rocco Michele LETTINI il 30/03/2015 08:35
    PENSARE ALLE GIOIE PER NON DIMENTICAR L'AMICO... GEMME A FIORE CHE PORTAN AMORE... STUPENDO VINCE'

1 commenti:

  • Mara il 30/03/2015 19:25
    Bellissima Vincenzo, come al solito i tuoi versi mi laciano senza fiato, così come si resta davanti a un cielo stellato!!!

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