La voce ritrova la sua rossa argilla
Per creare cose
Che non hanno principio e fine
Ma desideri ardenti
Dove riposano
Tra i peri in fiore
I nobili guadagni dell'affetto.
In cerca di mani amiche
E dolcissime parole
Semplici infiniti
Su un piedistallo
O in un bassorilievo
Si può dire oggi
Tutto è diverso
Ma non possono
impallidire le querce
Non può l'eccellenza perdere
Il valore di una visione
Di ghiande d'oro
Appena cadute
Bisogna essere folli per usare i pensieri
Dei matti
Che nulla sanno
Fino a quando
Non ritrovano
Il libro capovolto della serenità
E lo leggono ad alta voce
Quasi una canzone
O un amore andato alla deriva
Perché troppo vicino
A chi aggiusta l'intonazione
A chi sente
Il suono unico dell'anima
Che non si umilia per pochi spiccioli.