username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Tu

Pazienta questa selvatica follia,   ti vedo nudo e libero, fantasioso e cinico come sei.  
M'annienta l 'incontenibile brama d'averti.  
Altro non chiedi, oltre un corpo  non sei.
Averti solo qualche ora,  
nuovo il tuo odore,  
diverse le tue parole.
Definire con nuove dita scapole e clavicole, mordere, affondare a palmo pieno sui tuoi  fianchi, chiara la tua pelle ospita fate e tatuaggi.
Muovermi senza fretta, senza paure.  
Spogliarmi di quel bisogno pudico di morale, distruggendo quella fallace perfezione.  
Dar parola alla mia voglia, attraversare il confine senza poi tornare, vorace di questa nuova carne non avrò il tempo di astrarmi a giudice freddo che sentenzia da lontane alture.  
Ricorderò chi ero e mi darò nuovi nomi quando lo chiederanno le stagioni e quest 'anima conoscerà ancora nuovi profumi sarà treno di mille e più stazioni.  
Mi sporcheró della tua libidine saziando la fame del mio basso istinto.  
Quello che tu chiami desiderio avrà tra le mie labbra la forma di nuove parole 
-catene spezzate- giochi di vento che come dita arricciano i nostri umori finché non sarà esaurito il nostro tempo e ci sarà spazio per nuove passioni.

 

1
2 commenti     4 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

4 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Stanislao Mounlisky il 23/05/2015 06:25
    Un testo che fa venire in mente i Baccanali, i cortei orgiastici dove le Menadi, tra una danza e l'altra, consumavano forsennati amplessi.
  • Vincenzo Capitanucci il 19/04/2015 07:06
    molto bella Teresa.. intensa.. sensuale.. passionale. libera.. selvaggia..
  • Marysol il 18/04/2015 23:21
    Non ti conosco, ma questa tua è bellissima, trasmette una sensualità pazzesca e difficile da riscontrare in una donna...
    Immagini chiare e reali di una forte passionalità, che per caso si chiama amore? saluti Marysol
  • Anonimo il 18/04/2015 18:43
    Ellamadonna che foga... non dico che la poesia sia brutta, se poesia si può chiamare...è che sembrano le confessioni fantastiche di un animale umanizzato più che di un umano con istinti animali... invece è pregevole il pathos che trasmette, ed anche l'originalità di alcune parole usate e di certe metafore... tutto sommato, però, non posso dire che faccia parte del mio sentire... beh, ma io chi sono, cosa conto?... niente! Un saluto.

2 commenti:


Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0