Se la prosa di una rosa
nasconde la danza fuggente dei suoi profumi in un lunghissimo stelo di fiore senza metrico capoverso
la poesia
ne è
nel rovescio
il piede fatato
il calcagno divino
di una pungente
spina
che chiara mente
non ama farsi cogliere
le basta
il tronchetto di quattro parole
lasciate
a metà
banchetto
come celeste orma
infissa nel terreno
per ferirti la pelle
e
trasportarti nella radice dove il suo dolore divenne l'apostrofo nascosto di un giorno a venire
in estasi d'amore