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Lithium

Mite era il tuo canto
a ispirarmi dolcezza
se t'avessi raggiunta
t'avrei baciata tutta
senza sfiorar le tue labbra
perché quella melodiosa nenia
continuasse a darmi un felice tormento.
Avevo ancor vivo il desiderio
quando tuo canto divenne lacerante
la promessa d'amore svanì
una fredda lama tagliente
mi penetrò nelle ossa.
Amo le tue mollezze
la rotondità dei tuoi fianchi
l'istinto materno che m'ispira il tuo seno
il fuoco rassicurante delle tue labbra
se avessi pietà e coraggio
ti amerei come sei
senza pensar alle conseguenze
senza ricorrerei al litio
ti terrei semplicemente tra le mie braccia
ad udir il tuo canto o il tuo grido
a sentir la tua santa voglia di vivere
o la tua perversa brama di morte.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 11/05/2015 18:07
    Un amore senza condizioni quello dell'autore! Complimenti

3 commenti:

  • Ugo Mastrogiovanni il 13/05/2015 17:02
    Lode, contemplazione, rimorso, voglia; versi appassionati e armoniosi come il canto che ricordano ed elogiano. Prevale una velata mestizia e un ritmo intenso che ottimizza la poetica. Lascia quel litio: stimolante cerebrale o curativo della depressione?.
  • Fabio Mancini il 11/05/2015 20:10
    Ecco, Anna, vengo prontamente in tuo aiuto per indicarti a cosa mi sono ispirato. Un sorriso gentile, Fabio.
    https://www. youtube. com/watch? v=PJGpsL_XYQI
  • anna marinelli il 11/05/2015 14:33
    sensuale, intrigante, un po' misteriosa... devo sempre fermarmi a riflettere se parli della tua donna o della Donna per eccellenza, la Madre. E non so venirne a capo, illuminami Fabio!

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