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È sbocciata una rosa

Cercavo una conchiglia per sentire
parole che a me mai furono dette,
e l'onda del tuo mare non s'immette
nel raggio che a me sola può venire.

Il vento assai furioso può rapire,
le dolci melodie che il cuore mette
nella brezza d'un'alba che riflette
le speranze che in te vanno a finire.

Nella stagione calda e rumorosa
dolci pensieri vagano e disturbano
la quiete d'una vita laboriosa.

Quell'ombra che leggera su te posa
patine di dolcezze e che mi turbano
i pensieri nell'ansia dolorosa.

È sbocciata una rosa;
senza voce sa dire mille cose
sullo stelo di pene assai spinose.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Nicola Lo Conte il 19/05/2015 21:29
    "Cercavo una conchiglia per sentire
    parole che a me mai furono dette"... solo perché nessuno ha mai saputo guardare nel tuo cuore... e quando accadrà quella rosa non avrà spine.
  • Rocco Michele LETTINI il 13/05/2015 06:01
    Un verseggio che lascia riflettere nella terzina di chiusa... Grandioso dai tuoi versi Ver... FELICE GIORNATA

2 commenti:

  • Chira il 20/05/2015 17:19
    Le tue opere sono tutte, indistintamente, curatissime in tutti i sensi: metrica, scelta delle parole, immagini e potrebbero rischiare di essere sentite "costruite", invece le colgo sempre venute dall'anima, splendide e basta!
    Chiara
  • Gianni Spadavecchia il 20/05/2015 16:52
    Una rosa, così bella, delicata e pungente.
    Parole mai dette, immaginate, sperate, cercate. Quella voglia di vivere al meglio anche il dolore o ciò che fa male.

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