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Eppur l'amava

Di cuori in ceppi declamava canti
che lenivano i pianti e le sue pene,
capricci scordava e le percosse,
ma di sicuro le voleva bene.
Si perdonava i bisticci, le rozzezze
le villanie, l'assenza di carezze.
Così l'amava, l'aveva sempre amata,
ma non l'aveva vezzeggiata.
adorata, abusata strapazzata;
e similmente poi nell'illusione
quel silenzio assordante,
miseria umana e delusione.
Ma un giorno gli tornò la compassione.
Appese un laccio, suonò le sue canzoni
e si sospese al cappio penzoloni.
Così moriva un folle amore
nato di gelo, vissuto nel terrore
forse finito per timore.
E lei se lo baciò, tanto lo pianse,
a lungo lo vegliò, molto si affranse;
una morte impensata mai sperata.
Provò pietà, maturò clemenza,
carità, perdono, compassione,
era stata egualmente una passione.

 

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4 commenti     7 recensioni    

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7 recensioni:

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  • Marco Galvagni il 28/05/2015 09:08
    Bella poesia sulla fine tragica d'un amore, espressa con inconsueta maestria.
  • Don Pompeo Mongiello il 16/05/2015 19:59
    Una delle poche penne d'eccezione in questo sito, che merita il mio plauso tutto.
  • antonina il 14/05/2015 16:15
    Poesia molto bella che affronta un tema molto delicato e diffuso. Sembra proprio che queste donne, vittime del loro stesso amore, siano incapaci di provare rabbia e ribellione, elementi determinanti per allontanarsi e fuggire da questi uomini . Uomini che mantengono la loro egemonia ed il loro potere affettivo attraverso l'uso della forza, delle percosse fisiche e psichiche. Uomini che non sanno essere autorevoli in amore, ma che adoperano l'aggressività per marcare il loro territorio familiare e relazionale. Queste donne soffrono di mal d'amore, donne afflitte e logorate da una brutta malattia, la "dipendenza affettiva". Non elogiamo la compassione...è soltanto un amore malato. Consiglierei di leggere il libro: "Donne che amano troppo". di Robin Norwood. Antonina.
  • Anonimo il 14/05/2015 13:05
    Elogio alla grandezza dell'animo femminile che sa soffrire e amare.. nonostante tutto.
    Molto bella la poesia anche per il ritmo che mi ricorda De André. Buana giornata.
  • vincent corbo il 14/05/2015 07:40
    Mi fa pensare che sia una storia vera ad averti ispirato. Letta con piacere come sempre.
  • Marysol il 13/05/2015 22:21
    Ugo complimenti, versi garbati per descrivere la pazienza e l'abnegazione di tante donne, che continuano ad amare per tutta una vita chi non l'ha mai amate come meritavano, ed anzi piangono la dipartita di quel tapino uomo che tanto ha saputo fustigarle in vita il corpo e l'anima... pietà tutta femminile... apprezzata
  • Rocco Michele LETTINI il 13/05/2015 17:09
    L'esimio maestro dell'arte poetica non va mai in pensione... e' come la passione in amore... brillantemente espressa... Lodevole forgiato... La mia buona serata.

4 commenti:

  • Alfredo Di Cola il 29/05/2015 22:46
    l'altra faccia dell'amore, macabra ma ugualmente passionale. Grande Ugo!
  • Chira il 19/05/2015 12:44
    Sono versi di una struggente umanità: è un amore malato da ambo le parti e per una volta si pone attenzione a un "lui" che prende consapevolezza di saper amare solo in quel modo, ma ritrova la compassione, il soffrire insieme, non si vede più degno di vivere o magari non vuol più farla soffrire. E lei lo pianse e lo perdonò perché, solo loro sapevano...
    Splendida, da un'anima immensa.
    Chiara
  • Alfredo Di Cola il 14/05/2015 10:45
    bellissima Ugo, molto calda e viva
  • Ellebi il 13/05/2015 23:57
    Composizione che è difficile commentare, è esplicita, l'armonia che la caratterizza
    si rivela da sè. Complimenti vivissimi e saluti.

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