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Glorie umane

Secolare il tempo,
lembo di falsa eternità,
finta carità d'uomo comanda,
ci crede o si lusinga.
Non disdegna d'osannarsi l'io
e disegna il modo come un Dio;
appaga sua gloria e suoi errori
calpestando la storia dei valori.
Seme deperibile e mortale,
si veste di scienza e di sapere
e affila la lama di chi assale.
Non riconosce come omaggio
i prodigi che offre il paesaggio,
avuti in "misura buona, pigiata,
colma e traboccante" creata per lui
che assente ed illuso non sente
l'assordante frastuono della sorte
c'avanza in silenzio con la morte.

 

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5 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 11/06/2015 19:01
    Il solito poetare di un Gran poeta che la sa lunga. Complimenti vivissimi!
  • antonina il 11/06/2015 18:09
    I veri valori spesso li calpestiamo, perché ci lasciamo trascinare dal contingente.. crediamo d'essere immortali.. ma il tempo divora questa falsa eternità. Basterebbe volgere lo sguardo al Creato per capire quanto grande è il dono che ci è stato fatto. Complimenti.
  • Marysol il 11/06/2015 07:01
    È vero l'uomo vive per lo più non curandosi dei veri valori, prende a piene mani dal presente, non rendendosi conto di non essere eterno, avanza comunque il tempo portando con sé la caducitá dell'essere umano.
    Profonda e condivisa Ugo, complimenti a te
  • vincent corbo il 11/06/2015 06:32
    Le tue poesie sono sempre speciali, un regalo importante.
  • Vincenzo Capitanucci il 10/06/2015 15:51
    Tristi glorie umane.. deperibili e mortali.. eppur un canto eterno mi offriva il paesaggio.. assordante frastuono la morte.. forse San Francesco avrebbe detto Fra Tuono e Sorella Sorte.. .. mi chiama in fulmine.. molto bella Ugo...

5 commenti:

  • Anonimo il 25/10/2015 23:35
    Usate Google Chrome
    poi in estensioni "chrome://extensions/"
    cercate "Adblock Plus" e aggiungetelo
    ,.,.. l,,,. toglie tutte le pubblicità
  • Nicola Saracino il 11/06/2015 09:45
    Pregevole composizione, gnomica, didascalica, intrisa di estratti d'esperienza.
  • Chira il 11/06/2015 08:38
    ... l'uomo che affila la lama, che dimentica per proprio tornaconto il bene altrui, è quello che più non sente quanto la vita sia un dono e tutto calpesta dall'alto del suo ego. Ugo è sempre molto elegante e maestro di poesia anche quando trasuda saggezza e reprimenda. Grazie e un caro saluto!
    Chiara
  • roberto caterina il 11/06/2015 08:21
    Riporta il misero frastuono della gloria umana in un memento mori...
  • Anonimo il 11/06/2015 05:50
    che non sente frastuono della sorte.. perché' ormai vuole sigillare la sua mortalità' nel impossibile atto della vita di essere immortale. bella ugo

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