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La differenza

Stessa spiaggia da quarant'anni,
che ha mutato sabbia,
invecchiato noti volti.

Il sole è torbido stasera,
nuvolaglia d'umidità invitano
a sedere sulla battigia
due anziane signore.

Sono sedute, baciate dal sole,
pochi ori alle dita,
il capello sistemato,
unghie e bocca dipinte.

Parlano della vita d'ogni giorno:
di nipoti, di prezzi al mercato,
d'acciacchi d'ossa e poco sesso.
Parlano.

Poco discosta una come loro: vecchia.
In piedi con un colorato secchiello
in cerca di granchi senza passione,
lo sguardo spento.

Si muove dietro a un uomo non uomo
che non ha capito, che non sa,
che non è capace.

Inginocchiata come madonna,
inchiodata mamma
dal silenzio di tutti,
si adopera su gambe malferme
ad aiutare l'incapace,
che guarda l'orizzonte vorace,
non pago di queste emozioni.

Parlano le due vecchie signore,
baciate dal sole,
sedute comode sulla battigia.
Le onde lambiscono i piedi:
curati, smaltati, pensionati.
Sostenute in declino
da puntelli di figli;
che sanno, che fanno
della loro esistenza

LA DIFFERENZA.

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • vincent corbo il 11/07/2015 06:37
    Le tue poesie sono ruvide e chiedono di essere lette tante volte. Come la sabbia riescono a solleticare i sensi. Molto gradita.

7 commenti:

  • silvia leuzzi il 11/07/2015 17:08
    scusate il commento di pancia pieno di errori di grammatica e quant'altro. chiedo scusa
  • silvia leuzzi il 11/07/2015 17:07
    Trovo con piacere che questa poesia ha avuto l'onore di tanti commenti e questo mi fa piacere. Allora senza ringraziare ognuno di voi che sarebbe troppo lungo, do alcune risposte ai vari commenti. Innanzitutto questa poesia è la fotografia di una situazione vista in prima persona e non sono io la vecchia che accudisce il disabile uomo non uomo. Io ho un figlio analogo ma più giovane come me del resto. E'però la mia prospettiva e questo mi fa rabbia. I centri diurni e quant'altro ci sono, caro Stanislao. Innanzitutto coprono qualche ora mattutina, nei casi migliori fino alle 16 e generalmente non sono adatti a quei ragazzi, come il mio, che necessitano di stimoli e attività sempre diversificate, per contenere i comportamenti problematici. Sono poche le strutture residenziali per i gravi di questo tipo, a meno che non li si voglia internare dove faranno sicuramente una bruttissima fine. Questa è la storia della vecchia di 67 anni con un figlio di 40 e la mia in prospettiva e questo perché abbiamo una società non solidale e arrivistica che ha tagliato fondi al sociale, alla scuola e alla sanità. Siamo tutti coinvolti nella differenza amici miei e spero che riuscite a sentire il peso di questa emarginazione, perché per lottare ci vuole consapevolezza. Ciao a tutti e grazie grazie davvero di cuore
  • Rocco Michele LETTINI il 11/07/2015 14:32
    Differenze che ledono internamente... non é il tempo di allora... non è un aureo fulgente... Sempre acuti nei tuoi intensi decanti... Sereno weekend Silvia
  • denise il 11/07/2015 13:22
    Un abbraccio Silvia
  • Stanislao Mounlisky il 11/07/2015 09:12
    La vita non è un film di Doris Day e, soprattutto, non è democratica, elargisce gioie e disgrazie come un seminatore inesperto.
    Un figlio disabile è un pensiero gravoso, un'occupazione senza possibilità di pensionamento. E allora l'occhio dell'autrice va, inevitabilmente, a realtà diverse, a quei piedi curati e smaltati che simboleggiano dei lussi inarrivabili per lei: quello di potersi permettere la leggerezza di discorsi un po' vuoti e ripetitivi, quello di potersi affidare a dei figli adulti per le incombenze più gravose e per le incognite della vecchiaia.
    Si sente, in questi versi, uno stressante senso di solitudine, un'insofferenza profonda rispetto a un isolamento sociale che non si sa superare.
    Al di là della poesia, che è bellissima, mi chiedo: siamo in Italia, non al Polo Nord, possibile che non esista la possibilità di un sostegno per una mamma in difficoltà? I Centri Diurni, i sostegni psicologici ci sono, saranno pochi ma ci sono: qualcuno è in grado di indirizzarvi questa mamma?
    Un abbraccio grande, Silvia!
    Stan
  • antonina il 10/07/2015 20:44
    purtroppo esistono queste differenze, non tutti invecchiano bene.. alcuni si trascinano con tristezza aspettando la fine.. fa riflettere!
  • Antonio d'Abbieri il 10/07/2015 18:39
    Puntelli di figli che sostengono il declino. A volte il destino purtroppo è implacabile. Molto apprezzata.

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