I miei giorni
al Tuo vento
sono
filo d'aquilone
non fu lo specchiarsi di una parola in un verso a portarmi in volo
ma un profumo che lentamente si colorò di musica
non entrasti nella mia anima attraversando la porta dei miei occhi
ma dalla mia bocca
come un respiro dopo una corsa affannosa
come un cibo dopo un lungo digiuno
prestandomi pure il palazzo incantato del Tuo palato per farmi gustare meglio la bontà del pane
e
se non fummo eterni
e
solo briciole di terra trafitte dalla bellezza di un tramonto
poco importa
guardandoti in controluce sento solo nel vento trasfigurante di oggi il Tuo cuore sfiorami la pelle ed accompagnarmi nel cielo in fragranza di sole