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Il Giardino incantato

Sospingo lievemente il cancello cigolante.
I miei occhi ancora avvolti da cirri di sogni
bramano la luce del giovane mattino.
Bruma mi avvolge ancora.
Tepore di candide lenzuola.
Profumi di umidori.
Scaglie di desideri rarefatti
sbadigliano nel palmo della mia mano.
Sospingo l'arrugginito cancello,
con l'indice appena ridestato.

Una luce,
una luce rosa mi abbaglia,
di setosa e vellutata trama.

Sorrido con labbra sottili
Socchiudo le palpebre/persiane
Che amano ancora indugiare
In questo velabro adamantino.

Mi abbaglia un gladiolo di sole,
mi cattura prepotente la prima rosa...
la prima rosa regina
in questo contado abbandonato
richiamato a nuova primavera.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 23/08/2015 15:20
    Convengo con la deliziosa descrizione di un nuovo mattino.
  • Vincenzo Capitanucci il 23/08/2015 08:46
    molto bella Anna.. un velabro adamantino... mi fa pensare ad un candelabro rispendente ... che ci trasporta con vela di labbra a catturare il respiro di una prima rosa del mattino.. Rosa Regina..

2 commenti:

  • Anonimo il 23/08/2015 15:42
    Un giardino incantato ma anche incantevole per la poesia delicata con cui viene rappresentato. Molto bella...
  • Rocco Michele LETTINI il 23/08/2015 09:32
    Sorridere alla luce del mattino è cogliere il grandioso dell'universo. Versi straordinari. Serena Domenica Anna.

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