Guardo il mio cane spaparanzato
con le palle all'aria sul divano
e penso a quanto sia sottile la distanza
che separa il loro dal nostro mondo.
I suoi occhi sono palle di intelligenza
che volteggiano addormentate nelle orbite
della vita. Non finirò mai di sorprendermi
su quanto la natura, così variabile e incomprensibile
sia in realtà studiata perfettamente per l'uomo.
Mi alzo e lo osservo ancora una volta.
Chissà cosa sta sognando? Chissà se i cani sognano?
E i gerani? Sognano anche loro?
Mi riaddormenterò con queste domande. In fondo so
che la vita non può essere compresa nella sua interezza.