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Sale e manna

Il rispetto
è una femmina senza mutande
una Lucania senza calanchi.

La frittata è malsana se cotta da un lato.

Rovesciando il rispetto
trovi l'oscena contumelia,
melma e sterco del vilipendio.

Tra le gole dell'Appennino
volano i corvi dell'odio,
fendono asprigne foreste di querce,
si nutrono di ghiande selvagge,
indigeste ai porci,
e infestano i villaggi normanni.

Il bovaro figlio sull'uscio della stalla
mira la valle pingue di verdure
e traligna contro il padre canuto
appena tornato dalla messa
al nonno defunto.

Cibo e cibarie.
Sale e manna.
Odio e amore.

Allignano odio e veleni
nel sangue della stirpe
nata
dagli stupri saraceni.

 

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1 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • silvia leuzzi il 03/12/2015 11:06
    Allora Gino ho letto alcune delle tue poesie e devo dire mi sono piaciute moltissimo perché mi ci specchio e detergo le mie emozioni nelle tue sinestesie, metafore. Non sempre ho trovato le parole giuste e ho preferito non lasciare il segno per non ripetermi. Complimenti ti seguirò con più attenzione nel mio poco tempo a disposizione

1 commenti:

  • Chira il 24/09/2015 18:19
    Bella bella anche questa... ci trovo un forte sentimento di cose irrisolte fra il tuo conterranei... Davvero splendida questa commistione di natura e anima.
    Chiara

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