L'acqua che lo dissetava
quella creante oasi e palmizi nei suoi deserti
poteva anche annegarlo
Il fuoco che lo scaldava
quello donante passione al suo sangue
poteva anche bruciarlo e incenerirlo
La terra che lo nutriva
su cui camminava con un cuore in gioia e sereno
poteva anche franargli addosso e seppellirlo
L'aria che respirava
gli sembrò innocua poteva solo ferirlo per difetto
Datemi aria datemi aria andò gridando in giro
nei suoi genomi si formarono quattro trombe marine che lo trasportarono in cielo insieme a tutti i suoi nomi