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Ancora morte sul Mediterraneo

La morte è una sposa vestita
di bianco, una donna incinta,
una bambina in festa che bussa
alla porta travestita da vita.

E riposa nel Mediterraneo.

Sarà che la Morte a furia di nominarla
diventa analgesica, refrattaria
come un segno sul confine
che attraversa e riattraversa.

Ora il Mediterraneo l'ha eletto
a dimora fissa e chiunque lo solchi
ne percepisce la presenza
e caldo il vapore che esala dalle ossa.

Il Mediterraneo, fossa comune,
liquida carcassa che guardiamo
con occhi smorti attraverso il buco nero
della nostra serratura.

La tragedia ride dell'esistenza
ma non ci smuove e non ci tocca,
non prima almeno che si allarghi
al punto da inghiottirci in massa.

 

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