Eppure quando vedo i tuoi occhi tristi,
provati, con un fondo di delusione, un velo di disperazione,
mi dispiace
Ancora so, come allora, dell'inutilità, della stupida assurdità,
peggio, del danno e della perdita, di valore.
Ma sono solo io a provare questo dispiacere,
Solo io lo provavo anche allora, non gli
altri, non tu,
Solo io ho tentato di evitarlo,
non gli altri, non tu,
che con indifferenza, con agghiacciante noncuranza, lo favorivate,
lo lasciavate passare per gli altri,
e solo i tuoi occhi si adombrano, così si rattristano
perché e quando
questo male, questo dispiacere, è arrivato a toccare anche te,
e non solo gli altri.