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Il califfato dei sensi

- quando mi tolsi
il volto del pianto
un frastuono di anni cadde a terra -

Come donne d'oriente
viviamo
con il viso dell'anima velato

fragili deboli e maledettamente estroverse per non essere eternamente depresse

Oggi
non credo più a quello che vedo
né ascolto né sento né respiro quell'attorno irrespirabile che le orecchie mi dicono

torno a rubare
con un passamontagna nero calato sul corpo

come sposa in lutto

nubi
e
parole direttamente alla notte

per risanare
con perle insolute di pioggia
un cuore violentato
dall'aver guardato un raggio di sole con occhi di cerbiatto

- e mi ritrovai
con una bambina seduta sulle ginocchia -

 

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2 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 14/12/2015 13:04
    Un serto dovuto per questa tua straordinaria!
  • Rocco Michele LETTINI il 14/12/2015 07:27
    Un toccante verseggio che tratteggia quanto osserviamo stupiti...
    La chiusa è un parlare verace...

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