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M'abbaglia di pena

M'abbaglia di pena
questo sole nascente
anche se gioia l'accoglie
d'un respiro presente,
d'un respiro futuro.

Passano i treni a ore impensate,
spesso ci trovano impreparate,
ci vogliono idee chiare
gambe svelte e testa asciutta
dalla lava delle paure.

Si resta sulla banchina
per ore, fino a mattina,
se prendo il prossimo treno
forse arrivo con qualche meno!

Si può prenderne al volo
uno a caso,
sprofondando in una poltrona
tagliuzzata da idee taglienti,
usate per menti deficienti.

I viaggiatori aspirano fresco tabacco
in vetuste pipe di radica.
Ho la fronte madida
le gambe corte
il fiato nano d'aria.

M'abbaglia di pena
il sole nascente,
il fiato corto,
il tempo perso,

ma questo lo pensano tutti
non c'è un verso originale
la vita è sempre uguale.

Non è mattina e neppure sera,
forse siamo ancora in tempo,
corri, corri, arriva il treno!

Ho dimenticato la borsa
era piena di sogni inutili,
ero affezionata alle mie sconfitte,
ma erano ariette fritte,
restano nella terra della malinconia
e io ora filo via, arriva!

Prendo quest'ultimo al volo
non è oro
ma almeno vivo!

 

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1 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 22/12/2015 14:49
    Un intenso quanto riflessivo verseggio costrutto con arguzia. Lieta serata.

1 commenti:

  • silvia leuzzi il 23/12/2015 19:44
    Grazie Rocco un abbraccio a te

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