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Un pensiero m'assale

Un pensiero m'assale,
la bianca arma apre lo scrigno al turpe ricordo,
quando rimembrar gaio era l'animo mio carezzava il celeste,
ora ancor radichiamo l'ugual gleba,
ma come orgogliosi arbusti dal lungo
ramo irto al sole nidi di passeri custodiamo,
i pettirossi cantano sui due rami
come voler essi ingiungere l'avviluppo,
ma la natura giudice
condanna senz'appello i due dal petto ora più rosso
e i peccator del male sano orgoglio.
Fratello boscaiolo osanna e loda tanto splendore,
richiama con parole piombe chi dava tant'allegria
aspettando tranquillo il giungere del triste inverno.
La scura notte senza luna illumina di chiaro
il tetto sorretto dai tanti amici e allora il pensiero si rallegra,
quante ne abbiam fatte e quante ne abbiam dette sembrano dire,
ma poi uno di loro mi sussurra...
c'è posto ancora per una stella.

 

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