Se ti ho fatto del male,
scusa ma non volevo, ma è che a volte i confini
non hanno il margine e ci si confonde.
Mi hai accolto nella tua casa, nella tua vita e ora solo un gioco.
Ho indossato dei panni antipatici,
ma me li sono ritrovati addosso,
ma non mi stavano bene addosso.
Non c'erano regole, tu non le rispettavi (giocavi sporco? No, usavi i tuoi trucchi!)
io mi limitavo a comparire e a sparire quando volevo, quando calcolavo,
era il minimo concesso.
Ti ho ferito perché avevi bisogno di un carnefice
pronto a colpirti il cuore,
avevi bisogno di qualcuno che ti buttasse giù.
Scusami ( o ringraziami) tanto, ma tanto
prima o poi, avresti trovato qualcun altro con cui ferirti
( e il sangue che non porta alla morte tutt' al più è sangue sprecato).