Inviolato mistero
il sorriso tuo,
oscillante ponte
sul famelico
gorgo delle illusioni;
collide la fantasia
con la realtà;
perpetui mondi schiusi
sull'esile prato delle
tue labbra, sfumate,
da percettibili languori
e innocenti devozioni
deliziosa corteccia
il corpo tuo,
immacolata bellezza
con nervature di sole,
fiumana, di resina,
trattenuta dal tempo:
in gocce di te
gocce d'ambra
riversate su me,
abbietto insetto
incapace d'averti
delicato invito
lo sguardo tuo,
incontrollato stimolo
di sconfinare,
nel verde miraggio dell'aurora
che pullula i tuoi occhi
e sussurra di sottobosco,
perso, nella ricerca,
delle irraggiungibili radici
della tua anima,
giunte al centro della Terra.