Ti ricordi i tuoi diciannove?
Era effettivamente meglio? Era più bello?
Quanta tenerezza però quegli anni in fiore,
quel bocciolo che aveva paura di schiudersi e delle prime gelate.
Troppe primavere mi attendevano
e io ero troppo timido per affrontare tutto,
io troppo tutto, e guarda poi come mi sono scaricato
come un tubetto spremuto dal pittore,
ormai del tutto privo di colore.
Appiccicato alle ossa solo un po' di candore.
Ma quanta vecchiaia precoce mi appesantiva a diciannove anni?
Sogni, voli, frustrazioni, per poco ancora a riparo dalle cadute.
È cambiato tutto e niente, fuori e dentro di me
da quei miei diciannove anni,
solo che adesso non li ho più.