come uno scolaro
siede la mente
sulla grande scrivania
del mio piccolo mondo
e sul bianco foglio davanti,
catturato
l'intimo sussulto del mio pensare,
spinge la mano
a far di esso prezioso tesoro
nel creare
versi di poesia, soridenti soli
che cancellano
le mie nubi
e disegnano su tutte le mie strade
il volo
di molteplici rondini
che sfrecciando
sempre più in alto
sfiorano
il cuore dell'infinito.