Hai letto i versi sul giornale?
Tanti amori,
tanti ricordi commoventi,
tante strofe profumate
di mariti a mogli molto amate,
di mogli a mariti ritrovati,
di amanti aviti di tempi andati,
desideri sopiti, voglie ritornate.
Passate storie
mutate in fiumi d’inchiostro appassionati,
mesti di giovinezze consumate,
oggi vecchiezze rifiutate,
quelle che non ti fan leggere senza occhiali,
quelle causa di tanti mali,
eppur stimolo di tenerezze.
In questi versi, a tratti allegri ed altri tristi
ho visto un po’ di noi e un po’ di me:
coi nostri anni fermi ai cinquanta…
coi nostri progetti per il futuro,
con la nostra passione eternata
in milioni di versi pensati e mai scritti
da Ugo per Grazia,
per la sua donna,
unica,
mai muta…e mai mutata,
sposa irripetibile,
assoluta.
(30-04-2002)