C'ho un punto al fianco destro, sento le voci in testa,
Dicono Mò
Io sento llare.
La chiamano follia,
Immobile al Torino,
O piccoli giardini coltivati e poi spazzati via,
Per ricominciare li.
È da un'altra parte.
Forse,
e forse è giá troppo effeminato.
Urli e voci in mezzo a oceani profondi di spazio,
Stanza buie che oscillano,
Altro che il Pacifico.
Il Pacifico, voci.
Quando lo vedrò mi dirò
Sarò su un mondo.
Venti che soffiano forte,
Io che sorrido,
Lacrime e batteri.
Ho un punto al fianco destro.
Fiamme troppo piccole
Per poter dire "Aria!",
Fiamme lontane.
Abitando qui per secoli, millenni.
La verità, terra in cui nessuno è padrone.
La poesia, entaglement dei sentimenti non ancora compresi.
Futuri che cambiano drasticamente passati che ti cambiano ancora.
27+31 fa sessanta.
Piccole cinesi con gli occhi di vetro giallo.
Imparar dell'illusione il vedere.
Rivivere dentro,
Riavere dentro quei profumi, quei momenti, realtá che si dissolvono,
Browser fugaci,
Oggettivare.
Trapezi che si inseriscono in vertebre lontane.
E ancora loro,
Uomini e batteri,
Uomini e gatti,
Volti coatti,
Sfatti,
Strafatti,
Voci.
Intelligenze artificiali fredde e calde.
I Donald trump dell'anima.
Ahi voi!,
Cuori nati dalla roccia,
Di qui,
Da tutta questa merda,
piantiamo alberi al futuro!