In ogni tua ricorrenza,
buon onomastico,
la mente m'impegni
anche se mai ti degni
neanche di un grazie.
Ti regalai una pianta,
non era un fiore,
e tanto t'irritasti,
ti dedicai poesie,
eran d'amor platonico
e ancor più ti turbasti,
ricorsi poi ad un bacio
ma era solo un cioccolatino.
Senza più risorse adesso
vivo nella speranza
di una cena a lume di candela
sperando che non diventi un cero
per la mia vetusta età.
Comunque vadano le cose,
se si ama per sempre si vive,
per atroce condanna diventerai,
ahimè, la mia eterna compagna
e non mi resta che dirti...
preparati a soffrire!