il lasciapassare è negato.
il mio culo paffuto giace
in una melma inconsistente
come crema di fagioli.
le donnone del Nord sono
rose in un giardino botanico,
l'Australia è un cantico leggero;
ciò che tento di dire è che
non ci sono donne
nella terra polverosa del deserto di me stesso
e gli orizzonti sono sogni dimenticati
e le prospettive calendule rotte.
eppure il mio passato
STRABORDA
di illusioni fatte a zucchero filato:
qualcuno li chiama sogni,
qualcuno diserzioni alla chiamata di leva.
io li chiamo anticipi verso
il sopraggiungere doloroso
della notte.