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La casa in collina

Mi ricordo la casa in collina
con il grande abete di lato
la sua ombra ogni mattina
si scagliava sul lungo steccato

tutt'attorno era lussureggiante
di colori un arcobaleno
un miscuglio di fiori e di piante
d'alberelli di frutta era pieno

e una vecchia stamberga vicino
come piccola stalla adibita
una vacca col suo vitellino
che muggiva felice alla vita

si perdevan i miei occhi lontano
respiravo quell'aria sì onesta
tra le enormi spighe di grano
che piegavano al vento la testa

con un vecchio compagno il mio cane
un fucile di legno intagliato
na bisaccia con un pezzo di pane
quanti mostri che avrò catturato

non c'è più la mia casa in collina
né l'abete ed i campi di grano
sono qui che ora scrivo in cucina
di un palazzo su al quinto piano

non ci sono tutti gli alberi e i fiori
e nemmeno la vacca e il vitello
se m'affaccio respiro li fuori
solo smog che m'avvolge a mantello

 

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1 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • vincent corbo il 31/08/2016 11:35
    Tenera e nostalgica. L'ultimo verso sembra spezzare un incantesimo.

1 commenti:

  • silvia leuzzi il 01/09/2016 16:57
    La rima alternata e le quartine conferiscono a quest'amara considerazione, che tanto ricorda Celentano " là dove c'era l'erba ora c'è una città.." il mitico ragazzo della Via Gluk, una vaga leggiadria che sostiene il lettore e par dargli una pacca sulla spalla in segno di comprensione. Scherzi a parte, che non sono normale, carina.

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