Primavera sulle colline:
nuance, risolini d’amore
guizzati al gaio fine.
Nivei albori, melodia,
lemmi incuneati al cuore,
ora tizzoni di rabbia mia.
A ponente del coltivato campo,
nella tolda di memoria
anniderò il viso esanime e stanco.
Edere di carezze
isseranno la vecchia collina, senza rimpianti e noia,
compagne di lapalissiane tenerezze.