anche Ferdinand Destouches
adesso sta annegando,
come me,
che leggo il suo pamphlet
antisemita del '37
con un pigiama a righe
indosso;
-Bagatelle per un massacro-
il raffinato genio
dal cinismo poetico e feroce
che annega in una causa impopolare;
e io scruto una frase a pag. 45
-Ci si è scannati per dei secoli,
sempre sotto la spinta degli Ebrei,
per la verginità della Madonna,
per i coglioni del Papa!
non c'è niente da ridere!...
Gli argomenti di cui si servono ora gli Ebrei
per spingerci al fronte sono zero uguale,
coglioni come quelli. Il comunismo!
mica ci pensano loro... mai pensato...
Gli Ebrei agitano, propagano,
aggrediscono in nome delle
loro più grandi Idee,
ma con le trippe dei cani gentili...-
e penso che quello che fu
uno dei principali artefici
della mia spinta creativa verso la scrittura,
adesso annega...
annega come tutte le cose
insane e amorali,
come una betoniera,
e nel fango si contorce,
si contorcono
il suo cranio e le sue ossa morte,
quel che resta dell'Orrore
della guerra e dell'insania degli
uomini crudeli,
una penna unica e pungente,
un rivoluzionario,
annega... annega...
sta annegando... adesso.
i miti se ne vanno
come una stupida nebbia acerba,
non resta che la delusione
spalmata sulla pagina,
un tradimento egoriferito
che si rivela nel rumore dell'idiozia,
il pentimento, la rivalutazione,
mentre satana se la ride
contento di tutto questo.