Pulsa affannoso il cuore della città,
che corre frenetica incontro al niente.
Nell'aria un rumore cupo, indefinito,
continuo, che mette ansia ed opprime;
nel cielo una cappa di veleno
sospesa minacciosa sulle teste
di automi, che si agitano scomposti,
incitati dalla sferza di padron denaro.
Visi assenti, tirati, incuranti
di quanta bellezza ci sta intorno,
sordi alle carezze della natura,
cui dànno in cambio pestiferi veleni,
cemento su cemento, orrende mutilazioni,
facendo strazio di mari e di fiumi,
portando il deserto dove prima
lussureggiante il verde sorrideva.
Modera, uomo, la tua insana corsa:
soffermati a mirare lo splendore
di spiagge libere che il mare azzurro bacia,
fai riposar lo sguardo su declivi boschivi,
su campi ondeggianti di messi;
assapora i profumi dell'aria tersa,
ascolta l'armonia dell'universo:
Natura si fa bella perchè tu sia felice.