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L'attesa

saranno 3 ore
che aspetto su questa sedia -
alla radio Le Plat Pays-
le chiappe di Marzia,
il suono discinto dei suoi tacchi
che battono la scala.
il solo odore del fumo
mi da il vomito!
ho ancora una bottiglia
di birra, una confezione da 3
di scatole di tonno,
mi resta una lampada
e la pazienza dell'attesa.
tornerò massimo alle 10,
mi ha detto,
lascio il telefono qui;
ti aspetterò in piedi,
ho detto io.
ora la sapienza dell'inganno
depreda il mio equilibrio,
perché come diceva don Mario
porgo l'altra guancia,
do sempre
a tutti
una seconda possibilità.
lei scivola da tutte le parti
come un viscido pezzo di sapone,
potrebbe far innamorare
anche il più duro dei metalli,
io cedo ai suo egoismi,
dipendo dalle variabilità del
suo tempo e delle sue idee,
è una creatura potente,
lo so,
e mi tocca combattere
una dura lotta di personalità.
sono tre ore
che sono fermo qui
e ho fumato dodici sigarette,
ho lottato ancora una volta
per non cedere
al sonno
o a una nuova tristezza,
ancora la penso,
ma so che non dovrei,
perché la mia gelosia
non ha senso,
perché lei
è soltanto una piccola puttana -
è terribile contemplare l'amore
quando sei solo tu ad amare.
ora mi metterò sotto le coperte,
nel caldo spazio
dove il mio corpo
incontrerà il fino cotone,
e giuro che non piangerò,
stabilirò la fine del dolore,
l'inizio della quiete e del riposo.
al diavolo stupida baldracca,
tornatene a casa tua,
qui
ci resto solo io!

 

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1 recensioni:

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  • Gianni Spadavecchia il 25/11/2016 16:56
    Un crollo che diventa una reazione. Ed hai ragione,è davvero dura combattere con l'amore quando ami solo tu.
    Grande.

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