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Smirnoff

Vole avamo,
albatros che uscivano da tunnel neri,
io vivo nel 2016, dicembre 28,
ali aperte sopra un presente?

Legami che schiantavano esseri sui vetri,
elastasi.
fibre.

tutti noi,
sparsi.

Aprimmo gli occhi e ci ritrovammo il caos,
cani in strada senza manco più traguardi.

e non ci avrei pensato mai,
Russa occhio blu, anche tu?
mentre ci esponevamo al vento della connessione,
quei giorni sul balcone a guardare le stelle,
c'erano anche gli altri già.

La magia,
la magia! s'è persa!
Viver da uomo senza faccia, non aver volti per se stessi.

Confine di un occhio cristallino
realtà in frequenza che l'oltrepassa.

Magia bianca o magia nera, stregoneria
quale vedrò?
Anima dei boschi, nelle cose.

Trasportaci!
Frammenti di "con" che sento formarsi dentro la retina.

Dimensioni della tecnica che diventano mente,
we are cucchiaio!
molecole che portano sulle onde,
la meraviglia di un viaggio disumano,
farlo davvero per renderlo meno vero
o non farlo e renderlo reale,
c'erano voci dall'universo intero.

ed oh! toh!
è esplosa una stella,
la si vedrà per i prossimi due miliardi di anni,
diffusi, percezioni nel pensiero.

e ora dimmi,
che incubi dà la felicità?

Radici che crescono in una terra d'aria,
geometrie che tra noi diventano pudori,
sali dell'Himalaya e ori o tumori che ci crescono all'esterno,
spiriti che ci sono entrati dalla bocca,
Luce!

Dal buio del vi, vere.
Fino alle arterie più piccole, capillari.

 

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