quieta speranza, quieta dolce speranza
non
fuggire
le tue mani vecchie di detersivo
che profumano la morte
quando lentamente essa si svolge
per correggere la nostra felicità
la tua necessità
che sta dentro il fuoco
dentro tutte le crepe del mio dolore
ora
la vedo allontanarsi
come una notte settembrina calda eppure morta
ho dissipato speranze quando
il dio fumoso della giovinezza girava i tacchi
e potevo vedere cose nuove come l'ossessione,
cose vecchie come il vagito e la debolezza del giglio,
le mie costruzioni di bambino
che cadendo
non causavano nessun suono,
la sordità delle circostanze, la sordità di Dio,
le mie mani morte in cerca di gingilli e cloroformio
questa è la morte?
non fuggire, speranza quieta
speranza santa
mentre i miei occhi
vitrei come uno specchio senza riflesso
cercano lo spazio e la fenditura dentro mura di gomma
mentre le ultime energie vengono meno
durante la notte
e io calo in sonni grigi, sonni orribili
con tutto attorno che si muove e ondeggia
con il calore di una lampada ad olio come unica possibilità
e la mia vecchiezza di ventisette anni
è solo un'altra cosa strana, un altro guasto
e tu, speranza,
dolce di lavanda, tenera di cotone,
fuggi via da me come la vita.