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Da fatti per durare, a obsolescenza programmata

Abbiamo attraversato così sessant'anni,
sessant'anni della nostra storia:
tutta un'altra base di partenza,
tutt'altri sogni da realizzare,
tutt'altre idee su come realizzarli.

Poi è venuto il vento caldo,
siamo andati al mare
i castelli di sabbia abbiamo abbellito
conchiglie, sassi, legni, molluschi.

Molluschi siamo diventati,
nascosti dietro paraventi d'idee.
Abbiamo rinnegato tutto,
davanti a un piatto succulento,
unto e bisunto,
pesante ma troppo buono!

Eravamo stati fatti per durare,
come le lavatrici e i frigoriferi,
quelli bombati dell'epoca nostra,
fatti da mani callose,
mani semplici e ignoranti
ma con teste oneste pensanti.

Quando abbiamo messo noi le mani,
mani tronfie e istruite, mani superbe
di costruire, di fare, di rivoluzionare,
abbiamo prodotto un prodotto
fatto per distruggersi al più presto:
a obsolescenza programmata,

e dove c'è un programma obsoleto,
c'è un futuro che è perduto.

 

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7 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • frivolous b. il 03/02/2017 16:40
    Anche la tua Silvietta di una triste verità e di una forza unica... bacino...
  • roberto caterina il 18/01/2017 00:11
    È un po'triste Silvia, ma c'è un futuro che merita senza altro un ritorno forse proprio perché perduto... in quanto al fatto che eravamo stati fatti per durare non ne sarei così sicuro... mi piace il richiamo alle forme bombate dei frigo e delle auto anni 50-60, li ho ritrovate qualche tempo fa a Cuba, quasi nature morte della nostra obsolescenza...
  • Rocco Michele LETTINI il 17/01/2017 04:34
    OCULATEZZA E MAESTRIA CARATTERIZZANO IL TUO ESPLICITO PENSIERO POETICO.
    LIETA GIORNATA, SILVIA.
    *****
  • vincent corbo il 16/01/2017 06:21
    Bellissima con un contenuto mozzafiato.
  • Ferdinando il 16/01/2017 00:06
    La realtà che prepotentemente esce dalle macerie del sogno/utopia post-sessantotto, il consumismo ovunque e comunque, in tutto, in quelle lavatrici e in quei frigoriferi, il capitalismo che, come diceva qualcuno, si divora da solo; una generazione, la vostra, che ha fatto dell'emancipazione un'arma a doppio taglio, credendo di potere ribaltare il sistema, lasciando a noi, nuova generazione, trippe molli di viziati ed eterni bambinoni, un territorio desolato. Poesia apprezzata, silvia. Complimenti.

7 commenti:

  • silvia leuzzi il 05/02/2017 22:33
    Grazie amato Fri
  • silvia leuzzi il 28/01/2017 12:02
    grazie Giulio gentilissimo
  • Giulio il 19/01/2017 07:59
    questa è davvero bella... ci sono immagini molto acute, complimenti... piaciuta molto
  • silvia leuzzi il 18/01/2017 06:40
    Grazie Roberto e beato te che sei riuscito a vedere Cuba, che deve essere davvero bella . Per quanto riguarda il " fatti per durare " non parlo di salute, che purtroppo noi siamo stati massacrati dalla plastica, dalle radiazioni, dal benzene e dal fumo passivo che respiravamo nei cinema. Certo che c'è un raggio di sole ma compito del poeta è quello di smuovere la coscienza del lettore e non è mai triste una poesia morale ma esortativa. Così ho risposto anche a Emiliano. Vi ringrazio per i commenti intelligenti, gli apprezzamenti e dell'istruttiva discussione che ne è conseguita. Un ringraziamento affettuoso al mio amico caro Rocco. A tutti buona giornata
  • Emiliano Francesconi il 17/01/2017 15:02
    Molto bella anche se non sarei proprio cosi' drastico verso un futuro si non roseo ma che comunque oltre a tante negativita' ha portato anche cose positive!! Concordo pienamente sul fatto che le persone nate in quegli anni erano fatte di ben altra scorza rispetto ai nati in epoche pou' recenti!! Momto brava, un saluto!!!
  • silvia leuzzi il 16/01/2017 21:34
    Grazie amici, soprattutto voi ragazzi. Bella Ferdinando la tua interpretazione, davvero calzante. Un abbraccio forte a tutti
  • Gianni Spadavecchia il 16/01/2017 12:47
    Hai descritto un mondo che si trasforma. La vita che scorre e noi che, inesorabilmente, passiamo dall'essere all'essere stati. In mezzo c'è la consapevolezza di ciò che saremmo potuti essere.
    Bella.

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