Antichi e oscuri presagi di morte
si addensano nel cielo,
forieri di una pace
che nell'orbe più non è.
Invano incede del mondo l'alba
ad inondarlo di luce e di amore.
Invano rifluiscono dolci acque
sulla sabbia dorata,
assorbite dalla risacca della morte.
E i marosi ondeggiano sull'infinito,
creando illusioni di pace,
che ignare, invano s'innalzano in cielo,
per sprofondare nell'abisso della storia.
Più non vola la colomba della pace,
e più non esce
a cercar il ramoscello d'ulivo.
Oscure carlinghe di morte,
presaghe di un fosco destino
si affollano sull'alba del mondo
e ghermiscono questa perduta
e desueta Immagine di Dio,
che tanto anela a questa pace
che assolutamente non vuole.