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Canto di dolore

Due piccoli cipressi lì presso
il monumento stanno a fare
compagnia al tuo sonno eterno
tu che or riposi dagli affanni
sciolta in quel remoto cimitero
di campagna dove nei fossi
lì vicini in questa stagion, inizio
è di primavera, spuntano viole
e margherite e dove più tardi
in tempo di risaie si sentirà
il verso della rana e qui ove
dato ti sarà un futuro arcano
al passato porta e al ricordo
una tua fotografia colorata
che da tempo nel portafoglio
stava tu che giovane tra l'erbe
di un prato ormai lontano muovi
sorridendo a me che quell'attimo
fissavo e il tempo dove fermo
sarebbe stato come ora il piede
tuo mia amata cara era lontano

 

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1 commenti:

  • Ellebi il 06/12/2017 21:42
    Gran bei versi, di quelli che tu sai sempre comporre così bene... un saluto

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